Quarantatrè racconti brevi o brevissimi per raccontare un Friuli sconosciuto, a metà tra le descrizioni meditative di Italo Calvino e le Epifanie di Joyce: piccoli eventi, dove fiorisce un amichevole fanciullesco perturbante, dove all'evidenza logica delle cose si sostituisce una diversa evidenza "che non è altro", ha scritto il filosofo della epoché, "che il vissuto della verità".