Inizio del 1922. Stalin, Segretario generale del Comitato centrale del Partito comunista sovietico, si muove per prendere il posto di Lenin, il padre della Rivoluzione d'Ottobre, la cui salute è sempre più precaria. Attraverso una lettera al partito, la sua capacità di governare e la sua visione del comunismo sono messe seriamente in discussione dallo stesso mentore, perciò Stalin inizia a eliminare i suoi avversari, uno a uno, prima con manovre politiche subdole e intelligenti, poi in modo sempre più radicale e rapido. Una "purga" che durerà più di quindici anni e che modellerà il potere statalista sovietico negli anni a venire.