Luisa de la Cueva, figlia di un proprietario di piantagioni di canna da zucchero e di una domestica, nasce nel villaggio di Malagita, sull'isola caraibica di San Pedro. Il padre, temendo che scoppi la rivoluzione, porta la famiglia a New York, dove è costretta a vivere tra scantinati e squallidi appartamenti perché nel continente americano il potere di un tempo si dissolve, schiacciato dalle strutture di una società individualista. I ricordi di Malagita, di un'infanzia trascorsa in un paradiso naturale, riaffiorano continuamente nella memoria di Luisa, che nel frattempo viene assunta come domestica, un lavoro che le permetterà di guadagnarsi l'indipendenza. Umiliata da tutto quello che le è stato sottratto, Luisa orchestra la propria sopravvivenza concentrandosi su un sogno: ritornare nella sua amata isola. Così, servire le ricche case della borghesia newyorchese se le offre il modo di guadagnare abbastanza per raggiungere il suo scopo, lasciandole la libertà di viaggiare con la mente e tornare con i ricordi ai momenti felici.