Romanzo autobiografico in cui vengono evidenziate le caratteristiche di un ambiente naturale, familiare e sociale nel quale è vissuta una famiglia siciliana educata sulla base degli autentici valori. La narrazione fluida e vivace mette in evidenza una straordinaria capacità espressiva e descrittiva dell'autrice. Al lettore sembra di vedere con i propri occhi gli ambienti descritti con ricchezza di particolari e di attributi adeguati; inoltre non sfuggono alcune profonde osservazioni personali. Durante la lettura di alcuni capitoli non si può fare a meno di notare l'esposizione di principi pedagogici di grande valenza che potrebbero fare da guida ai giovani insegnanti dei nostri tempi. È chiaro che la protagonista del romanzo è la madre, persona di grande personalità, dotata di grande spessore culturale, civile e etico. Il suo lavoro nei vari campi sia familiare che sociale viene da lei considerato una missione e si prodiga, anche a costo di grandi sacrifici, ad attuarlo con competenza e altissimo senso del dovere. In qualità di insegnante e dirigente scolastica ha avuto al centro della sua attenzione gli amatissimi alunni con la netta convinzione che l'educatore non deve fornire nozioni ma "illuminare i cuori e le menti". Il suo percorso, lavorativo durato molti anni, è stato apprezzato e riconosciuto molto proficuo non solo dai superiori e colleghi, ma soprattutto dagli allievi che hanno trovato in lei una meravigliosa e amorevole guida durante il periodo della formazione integrale della loro personalità. Mi piace concludere con una splendida frase del Prof. Aldo Agazzi, famoso docente di pedagogia dell'Università Cattolica di Milano, di cui mi vanto di essere stata sua allieva, che servendosi di un verso dantesco, così definiva l'educatore: "luce intellettual piena d'amore". Credo che questa espressione si addica alla Professoressa Anna. Wanda Conforti
Storia di una donna e la modernità del suo pensiero
lorraine29 - 08/12/2022 15:20
5/
5
Si legge tutto d'un fiato.
Catalizzante.
Una penna sapiente che cattura l'anima e, con freschezza descrittiva, risveglia sensazioni autentiche credute smarrite.
-Lo studente non è un contenitore da riempire , ma una torcia da accendere ( A.E.) - la metafora intercetta , compiutamente, la sintesi che guida il pensiero illuminato della protagonista nella sua "missione" realizzata .
Sul tracciato di "una donna che ce l'ha fatta " si snoda l'invito ad entrare nella sfera liberante del sapere per lasciare l'ambito restrittivo di persistenti bias , avvilenti e mortificanti più che mai il nostro tempo .
In un simile contesto , il contenuto istante del messaggio, assume valenza prescrittiva ; non pare scontato , dunque , registrare la maggiore forza della sua portata in quanto trasmesso da una donna e mutuato dal vissuto di un' altra donna. Con il palese intento di offrire un paradigma.
Una salda confidenza che disvela il tratto giovane dell' autrice .
Una scrittrice di valori . E di valore .
Lorraine Attento
Roma 8 Dicembre 2022
lorraine29 - 08/12/2022 15:20