Gli studi su Di Giacomo, principe della lirica napoletana e primo, in tutti i sensi, della grande poesia dialettale del Novecento, sono tuttora troppo scarsi: specie quanto alle sue qualità formali, nelle quali consiste pur sempre la ragione prima della sua grandezza. I quattro saggi contenuti in questo volume cercano appunto di rappresentare, da diverse angolature, la forma (ma dunque anche la sostanza) della sua poesia. In particolare l'oscillazione e la compenetrazione fra il registro lirico e quello realista; l'uso altrettanto vivace che sapiente del discorso diretto; la significativa sobrietà del colorismo, sopraffatto dal senso del luminoso e dalla grande immediatezza nella presentazione dei propri 'oggetti' poetici; l'infinito e sottile diramarsi delle ripetizioni.