Un testo inedito da oltre vent'anni, una perla surreale e lunare, tra Beckett, Calderon de la Barca e Fellini. Su un'isola deserta un re e il suo buffone Tarallo, unici superstiti di un naufragio, consumano gli ultimi giorni della loro esistenza. Cerami ne racconta le paure e le risse, gli struggimenti per l'antico decoro e la tentazione di perdersi nella sconfinata libertà dell'isola. E se una nave giunge inaspettata. Una fiaba teatrale che ha momenti di patetica, disperata comicità: nei due protagonisti chi legge riconoscerà la stessa stralunata, malinconica allegria di coppie celebri, da Don Chisciotte e Sancho Panza a Stanlio e Ollio.