Concezione suggestiva e problematica della religione come «senso e gusto dell'Infinito», non solo in polemica con la concezione illuministica della religione naturale, ma anche contro ogni confusione con la prassi dei moralisti e la speculazione idealistica. Manifesto epocale del Romanticismo, punto di partenza della moderna filosofia della religione, questo testo - dal suo apparire (Schlegel, Goethe, Hegel) ai tempi nostri (Barth) - ha ininterrottamente rappresentato e costituisce tuttora un banco di prova del dialogo tra religione e cristianesimo, da un lato, e cultura e intellettuali, dall'altro.