Sulle tracce di Zeta

Tre ragazze, che l'ultimo giorno di collegio, quello del diploma decidono di fare un patto insolito e bizzarro: oscurarsi completamente, senza cercarsi o dare notizie l'una all'altra, per ritrovarsi poi al compimento del loro cinquantesimo anno d'età. Per uno strano gioco del destino, le tre ragazze sono nate lo stesso giorno e il loro nome ha la stessa iniziale. Trent'anni sono tanti e per evitare che qualcuno possa presentarsi all'appuntamento al posto loro, decidono un codice di riconoscimento, noto solo a loro, e nascono ics, ipsilon e zeta. Il giorno del fatidico appuntamento, Zeta, la ragazza che aveva proposto il patto non si presenta, le altre due, dopo il primo attimo di smarrimento decidono di cercarla, pur rendendosi conto che è un'impresa quasi impossibile trovarla, non avendo in mano alcun elemento certo di dove potrebbe essere la loro compagna di collegio. Trovano piccoli indizi e percorrendo le tracce di Zeta, ics e ipsilon, imparano veramente a conoscersi e pur essendo molto diverse tra loro ics, (romantica, sognatrice e testarda), ipsilon (pratica, disincantata ed impulsiva), nascerà tra loro, tra un battibecco e l'altro, una grande complicità che sfocerà in una vera amicizia. Due donne, che si ritrovano ad affrontare una situazione inaspettata, che le porterà in luoghi diversi e in circostanze strane ma anche divertenti, complice l'ambiente di un piccolo borgo della campagna Toscana, nel quale sono capitate seguendo le tracce di Zeta.

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