Per i piccoli ospiti di un orfanotrofio, una vecchia auto sconquassata è il veicolo dove poter immaginare di andare in qualsiasi luogo, dalla luna alla casa in cui prima vivevano con i genitori. Il suo nome è Sunny. Un'opera intensa e agrodolce, dall'estetica vibrante e insolita.
Autore di culto, il mangaka originario di Tokyo ha uno stile inconfondibile, unico e anticonvenzionale, in bilico tra realtà e sogno. Debutta nella rivista Morning poco più che ventenne specializzandosi nella produzione di seinen manga, ovvero fumetti occidentalizzati per maggiorenni. Negli anni a seguire, inizia a lavorare per Shogakukan, mantenendo una grafica piuttosto surreale e singolare nell'universo manga. Le linee sono minimali, a tratti perverse e richiamano i mondi immaginari proposti dal francese Moebius (probabile fonte d'ispirazione).