"La sentivano urlare, Tania Bogus, 18 anni, moldava, chiusa nella stanza d'albergo con il suo sfruttatore. La sentivano piangere con disperazione. Non voleva darsi a lui. Ma nessuno voleva sentire. La notte gli uomini che compravano il suo corpo di bambina non potevano non vedere quei lividi sulla pelle. Ma nessuno voleva vedere. Tania era sola. Non c'era nessuno al suo fianco nemmeno la notte in cui si trovò ancora una volta sola davanti ai suoi carnefici, in montagna, e fu uccisa. Una ventina di martellate in faccia." Questo libro racconta il destino tragico di Tania, schiava-bambina che per sfuggire alla miseria del suo paese è finita nelle mani di feroci aguzzini.