L'incalzante inchiesta di Torquato Tasso sull'essenza della Bellezza e le sue amare riflessioni sulla violenza demoniaca del Potere, nell'inquieto clima del melanconico autunno rinascimentale, sono al centro dell'organico lavoro monografico di Rosa Giulio. Sulla base di una complessa metodologia, in cui ricerca filosofica e indagine filologica strettamente si intrecciano e interagiscono, l'autrice illumina le variegate componenti della strategia compositiva di Tasso attraverso un rigoroso e serrato confronto con i testi originari greci da Platone a Plotino, con la cultura umanistica in lingua latina dal Ficino al Nifo e con la trattatistica cinquecentesca dal Bembo al Castiglione. Dallo sfondo dell'arioso e mosso quadro storico-letterario, disegnato dalla Giulio, dal duttile taglio comparatistico del suo percorso ermeneutico emerge il profilo completo, ampio e articolato, di tutta la tensione speculativa che ha attraversato, nel corso dei secoli, l'intera tradizione classica, dall'antica Grecia all'Italia del Rinascimento.