"La stesura di questo libro di poesie, di liriche e componimenti poetici è dovuta all'ispirazione che la meravigliosa terra mia natale ha generato nella mia mente e nel mio cuore, ancor prima. Le bellezze naturali, difficilmente eguagliabili, le tradizioni sane e robuste come radici di ulivi secolari, le prelibatezze di sapori e odori, i colori intensi di mare, cielo, verde vellutato collinare, le stupende cangianze delle albe cristalline e tinte dorate dei tramonti hanno avviluppato il mio cuore, già da bambina, e questo è il momento di esaltare questa terra, spesso, ricordata solo per alcuni aspetti che cancellano tutto ciò che di bello, buono e incantevole vi regna." (L'autrice)
Le poesie di Milena Arcuri contenute in `Terra deterno incanto sfidano lo scorrere del tempo. Parlano della Calabria, proponendoci la visione di una terra dalle enormi potenzialità spesso non espresse.
Il fondo di nostalgia che pervade la maggior parte di questi versi è il sintomo di un profondo amore e di un attaccamento alle proprie radici di natura esemplare.
La prima poesia della raccolta, Un ti scordare!, scritta in dialetto, tocca indici di poeticità altissimi, sia per i contenuti sia per il ritmo dolce e preciso. Il poeta Giovanni Raboni diceva che la nostra poesia dialettale è piena di capolavori che superano in bellezza tanti versi scritti in lingua italiana. E questa capacità di Milena Arcuri di interpretare il senso profondo del dialetto, ne è un esempio concreto.
Unultima annotazione. Le poesie di questo libro portano impresse il marchio della classicità. Non la classicità fine a se stessa, ma quella vera, robusta e decisa e che non ha bisogno di orpelli. I versi che si liberano piano delle forme chiuse, a volte costituiti da una sola parola, richiamano ascendenze `ungarettiane che danno forza e vigore alle parole scelte. Complimenti.
Francesco Lorenzo - 11/04/2018 17:12