L'ultimo romanzo scritto da Turgenev e pubblicato nel 1877 racconta il fallimento dei giovani populisti del movimento dell'andata al popolo di tre anni prima. L'autore ci porta attraverso tanti differenti protagonisti, rappresentati in maniera estremamente realistica e a tratti comprensiva nei confronti di chi fu coinvolto nella rivoluzione. Il giovane Nezhdanov parla ai contadini per il solo gusto di confonderli, la sua amante Marianna veste abiti poveri e compie gesti tipici delle fasce più basse della popolazione per sembrare una vera militante rivoluzionaria, il rude Markeloff è talmente coinvolto nella rivoluzione armata che finisce con il farsi consegnare alla polizia. Si intuisce la critica dell'autore nei confronti dei caratteri più estremi e manipolatori del socialismo in contrasto con una certa approvazione verso una liberalizzazione graduale rappresentata da Solomin, il personaggio più pacato ed equilibrato del libro. All'interno - come in tutti i volumi Fermento - gli "indicatori" per consentire al lettore un agevole viaggio dentro il libro.