Nato nel 1899, l'analfabeta siciliano Vincenzo Rabito racconta il Novecento attraverso migliaia di fitte pagine dattiloscritte raccolte in quaderni legati con la corda. D'all'estrema povertà al boom economico, ÿ un secolo di guerre e disgrazie, ma anche di riscatto e lavoro. Il punto di vista inedito ÿ quello di un ultimo che, scrivendo la propria autobiografia, rilegge la storia d'Italia in una narrazione appassionata e travolgente.