"Nessuno dice 'ti voglio bene' come lo dice un bambino. Nessun 'grande', come li chiamano loro: di sicuro. Un bambino è diverso, è un'altra cosa. Un bambino ti vuol bene, e basta. Un bambino non ti chiede niente in cambio". Parte da qui il racconto di Giuliano Corà, maestro elementare per missione e non per lavoro, perché "nessuno, per lavoro, potrebbe sopportare tutti i giorni la presenza di venti o venticinque affanni urlanti che ti tormentano continuamente coi bisogni più assurdi". In diciotto storie ricche di humour, tenerezza e speranza, l'autore ci coinvolge nella sua lunga esperienza sul campo con i bambini e ci offre uno spaccato della società italiana di ieri e di oggi osservata dal punto di vista privilegiato della scuola, dove il passato, dei genitori e degli insegnanti, e il futuro, dei bambini, si incontrano, e qualche volta si scontrano. Un maestro innamorato del lavoro più bello del mondo, che sa farsi piccolo per "innalzarsi al livello dei bambini", racconta gli aspetti positivi e migliori della scuola italiana al tempo della crisi e della globalizzazione.
La nostra recensione
Qualsiasi maestro, nella nostra letteratura, non può che rievocare automaticamente quello del libro Cuore, e anche il vicentino Giuliano Corà, sessantottino per anagrafe e formazione, ha qualcosa in comune col Perboni di De Amicis: l'insegnamento come incontro "profondamente umano...tra chi vuol sapere e chi quel sapere vuole trasmetterlo ".
In una ventina di capitoletti racconta la sua esperienza ricordando i suoi scolari: anche con i più problematici è riuscito a comunicare, per il suo approccio mai dall'alto della cattedra ma empatico, basato sulla piattaforma comune della curiosità, del gioco, di un'ironia non aggressiva, rasserenante. Corà dichiara di essersi sempre rifiutato di usare il terribile "Potere delle Lame Rotanti di cui ogni insegnante è dotato", un'arma impropria con cui si rischia di " uccidere l'anima" dei bambini.
E come si fa a non voler bene a un maestro che è quasi un fanciullino pascoliano, avido collezionista dei giochini che si trovano negli ovetti di cioccolato?
Daniela Pizzagalli