La raccolta di racconti di Ivan Ruccione è un'elegante e densa prova di scrittura che sceglie la forma letteraria di micronarrazioni o microfinzioni dalla forte carica evocativa. Seguendo il solco della tradizione americana, dove l'autore è stato già chiamato più volte a pubblicare per prestigiose riviste di settore, Ruccione produce delle istantanee folgoranti che fermano la fugacità di gesti e situazioni con una vena a tratti poetica, singolare e originale. Le microstorie sono raccontate con una lingua fantasiosa e immaginifica in cui i protagonisti sono degli outsider fagocitati da esistenze comuni, da un flusso quotidiano che da un lato tende ad appiattire, e che dall'altro, invece, Ruccione soccorre immediatamente a nobilitare con il suo personale piglio visionario che si traduce il più delle volte in prosa asciutta, trafittiva ed efficace. Le short stories racchiudono piccoli mondi emotivi, esperienze esistenziali, pensieri in carne e ossa, condensati in frasi secche e definitive, destinate a essere lette e rilette con il gusto di una metrica accattivante e contemporanea.