Nel luglio 1942 l'Armata italiana in Russia contava circa 230.000 uomini, più veicoli, carri, materiali vari e animali. Per il trasporto furono necessari duecento convogli ferroviari. In seguito all'offensiva sovietica del dicembre di quell'anno, cominciò una disastrosa ritirata che continuò per centinaia di chilometri nella sterminata pianura russa: ogni giorno duri combattimenti falciarono migliaia di soldati. Il resto, e fu il più, lo fece il gelo. Male armati, peggio equipaggiati, in condizioni disumane, 70.000 vennero fatti prigionieri: la maggior parte morì di stenti nei campi di prigionia.
Tutti i vivi all'assalto. L'epopea degli alpini dal Don a Nikolajevka
Dr. Giuseppe Pierucci - 13/01/2008 19:03
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E' un libro fondamentale per conoscere la nostra storia più recente. Credo debba essere letto anche nelle scuole, almeno alcune pagine in modo da far conoscere alle nuove generazioni, perché sappiano, quale immane trgedia sia stata, per l' Italia, la 2° guerra mondiale e il fascismo. Lo consiglierei anche a quei nostalgici che ancora inneggiano al fascismo e organizzano (stupide) gite a Predappio (sic): che studino la storia, prima e leggano anche questo libro e meditino su quello che è stato VERAMENTE il fascismo! Vorrei anche io conoscere, se possibile, l'e-mail dell'autore per complimentarmi con lui.
Tutti i vivi all'assalto. L'epopea degli alpini dal Don a Nikolajevka
Maurizio Simoncini - 24/10/2003 18:21
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Ricco di particolari e riferimenti storici, è un libro molto bello che mi sento caldamente di consigliare a tutti. Forse per apprezzarlo senza riserve bisognerebbe avere già una certa dimestichezza con gli avvenimenti trattati ed i quadri militari, in modo da comprendere appieno ciò che si va narrando e condividere timori, scelte e sofferenze di chi, suo malgrado, fu protagonista di questa tragica ritirata. La ritengo un'opera godibile ed equilibrata, che dà il giusto peso sia agli uomini sia ai fatti. Molti gli spunti originali di riflessione, alcuni anche scomodi ( ad es. perchè inserire Valujki fra le tappe del ripiegamento ? ). Chiudo con una piccola digressione : mio nonno era un tenente medico nella Tridentina. Non prese la sua tradotta per terminare di svolgere il proprio dovere, ma fu vinto dalla malattia il 13 marzo : l'autore ci ricorda che gli ultimi due convogli partirono il 15.
Tutti i vivi all'assalto. L'epopea degli alpini dal Don a Nikolajevka
Adriana Prazio - 25/04/2003 00:39
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Desidero conoscere l'e-mail del bravissimo scrittore ''Alfio Caruso''
Apprezzo moltissimo il suo unico alto senso di giustizia. Un uomo come Lui che spende la sua vita per la verità dovrebbe venire più spesso in televisione o addirittura fare una trasmissione tipo Porta a Porta ma non come la fa il Signor Bruno Vespa che riesce egregiamente (almeno a me) a farmi perdere la pazienza. Gentilissimo scrittore desidero conoscere (se è possibile) la sua e-mail. Grazie Adriana Prazio -Siracusa. La mia è la seguente: emilioprazio@supereva.it
La
Dr. Giuseppe Pierucci - 13/01/2008 19:03
Maurizio Simoncini - 24/10/2003 18:21
Adriana Prazio - 25/04/2003 00:39