Elaine Harris, stimata giornalista, ha sempre raccontato il suo matrimonio con Charlie in una rubrica, molto apprezzata dal direttore del giornale e da un vasto seguito di lettori. Nessuno, però, e men che meno il marito, si sarebbe aspettato gli articoli al veleno che Elaine inizia a scrivere appena una settimana dopo che i due hanno deciso di divorziare. Per Charlie anche solo andare in ufficio diventa un problema, visto che tutti leggono quei pezzi in cui Elaine racconta, con dovizia di particolari, le sue innumerevoli e innegabili mancanze come marito, come padre, come amante... Charlie può solo sperare che l'ex moglie si stanchi presto di pubblicare il "Bastardo!" Soltanto un autore come Nick Hornby poteva regalarci un ritratto così riuscito della fine di un amore, il racconto tragicomico, brillante e molto umano, di quanto assurdamente complicata possa diventare la relazione tra due persone.
La nostra recensione
Be’, Charlie un po’ bastardo lo è veramente, e la rubrica della ex moglie non racconta fandonie: amanti ne ha avute (numerose, occasionali o fisse) e la sua preferenza di lasciarle con un SMS per di non guardarle negli occhi corrisponde a verità. Come non si può certo affermare che sia un padre attento e affidabile, premuroso e presente: gli episodi esilaranti di figli dimenticati sotto la pioggia o che devono assistere mentre dà in escandescenze con profusione di espressioni colorite, se guardati da una prospettiva un po’ diversa non sono affatto dei divertenti quadretti famigliari. Lo stesso può dirsi di certi dettagli sessuali non proprio lusinghieri che spiattellatti a tutti potrebbero anche rendergli la vita molto difficile. Però la “Nuova, fantastica rubrica di Elaine Harris, BASTARDO”, scritto così a caratteri cubitali, è un successo straordinario e il direttore ne è talmente entusiasta che decide di affiancarle un’altra rubrica, STRONZA, che un giornalista dedica appassionatamente all’ex moglie. Non poteva tardare troppo che il Bastardo e la Stronza, che tra l’altro è “molto, molto carina”, si incontrassero per scambiarsi pareri sulla loro vita data in pasto a blog, social network e al mondo intero. “Tutti mi danno del bastardo” è una short story, un racconto breve, brillante e graffiante, che nello stile ricorda i fortunati romanzi di Nick Hornby, e getta uno sguardo disincantato e disarmante sulla vita di coppia e sui pericoli e gli eccessi dell’informazione spazzatura nell’epoca ipermediatica, lasciando al lettore - insieme a un’ombra di speranza - la possibilità di fantasticare e immaginare la fine migliore che può meritare un “bastardo” del genere. Antonio Strepparola
maurizio santone - 04/10/2013 20:57