A Palermo, in Sicilia, le borgate hanno nomi che fanno pensare a dolci da mangiare o luci festose: Settecannoli, quartiere Romagnolo, Stati Uniti. La realtà, però, è ben diversa: le persone vivono attanagliate tra la ferocia della mafia e la corruzione dei politici. Don Pino, nato e cresciuto tra quelle strade, combatte per riportare fiducia e coraggio, partendo sempre dai ragazzi e dalle ragazze.
Contro la povertà e l'analfabetismo, a scuola come in parrocchia, il suo modo per salvarli dalla criminalità e dalla desolazione è quello di offrire loro un luogo sicuro in cui crescere. Un rifugio in cui stare insieme, scherzare, parlare liberamente. Una comunità su cui contare.
Ogni momento della sua vita è costellato da incontri con i più giovani che lasciano il segno, così come lui fa con loro, cambiandone il destino: da grandi diventeranno medici, maestri, avvocati.
Questo libro ripercorre la storia di Padre Pino Puglisi, detto 3P, ma anche di quelli per cui, dalla città fino al mare, la sua presenza è diventata un baluardo di salvezza.
Don Pino ha fatto di tutto per sottrarre alla mafia il territorio, ma soprattutto i giovani, il suo futuro. «Ma chi vuoi che prendano a modello, i bambini [...], te e le tue preghiere o il mafioso con l'orologio d'oro?» gli dicevano, ma lui era una spina nel fianco: manifestava, predicava, agiva, "rompendo le scatole" agli intoccabili. E non si è fermato neanche una volta arrivato alla periferia di Brancaccio, ostaggio dei pericolosi fratelli Graviano, dove lo Stato non c'era più: esisteva solo la mafia. Lì la sua protesta ha fatto un rumore ancora più forte, che echeggia ancora adesso, nelle voci di quei ragazzi e di quelle ragazze, ora adulti, che seguono il suo esempio.