Cynthia lascia a malincuore San Francisco e la sua comoda esistenza di single per accontentare la sorella, che a tutti i costi la vuole con sé per il Ringraziamento. Sta scrivendo la storia delle tre sfortunate figlie di Mark Twain e pensa di approfittare dell'occasione per visitare la casa dello scrittore ma, una volta arrivata nel New England, si rende subito conto che Frances ha in serbo altro per lei. Niente di meglio delle feste comandate per tirare fuori dagli armadi gli scheletri di famiglia, specialmente se si è fatto di tutto per nascondere la polvere sotto il tappeto. Molte cose non vanno del resto nella bella casa di Frances: il marito è indecifrabile e forse la tradisce, una figlia si tiene lontana e l'altra ha comportamenti autolesionisti. Ma è soprattutto intorno ai grovigli del passato e all'ambigua figura del vecchio padre che emergono i fantasmi con cui duellano i personaggi, i loro rovelli, i malintesi, le recriminazioni, la fatica di sopportarsi ("Le famiglie sono tossiche") e l'incapacità di andare oltre ("Il sangue non è acqua"). E il quadro di una famiglia americana come tante prova ancora una volta quanto la memoria e il suo strano funzionamento determinino il nostro presente.