Terzo romanzo di Georges Perec, "Un uomo che dorme" è la storia di uno studente che la mattina dell'esame, invece di alzarsi, lascia suonare la sveglia e richiude gli occhi. Segue il racconto della sua vita ordinaria, in cui giorno dopo giorno si educa all'indifferenza per tutto: non voler più niente, vagare, dormire, perdere tempo; tenersi lontano da ogni progetto e da ogni smania; essere senza desideri, senza risentimenti, senza ribellione; leggere "le Monde" dall'inizio alla fine, senza saltare una riga, annunci matrimoniali e necrologi compresi. "Un uomo che dorme" è un romanzo in cui chiunque, leggendolo, riconosce quell'oscuro desiderio di ritirarsi dal mondo senza scomparire del tutto, diventare indifferente a ogni cosa, un fantasma trasparente che, come il protagonista del libro, vaga per Parigi senza aprire bocca, senza desiderare più nulla, tra la folla dei Grands Boulevards, per i caffè, le panchine dei giardinetti, i lungosenna, i musei, i monumenti, sonnambulo turista in casa propria.
E' possibile astenersi dal vivere, scegliere di mettersi da parte, dimenticarsi del mondo e di sé fino alla totale e perfetta indifferenza? Perec cerca la risposta a questi quesiti con gli occhi di un ragazzo senza ambizioni o talenti particolari, un individuo qualunque con cui qualunque lettore può identificarsi. La sua scelta, o non-scelta, di escludersi dalla realtà, questo tentativo di rinunciare a tutto, anche alla ribellione, danno come risultato un racconto a metà strada tra un diario, resoconto della quotidianità estrema ed essenziale della vita parigina, e la descrizione in presa diretta dello svolgersi di questa coscienza tra fasi di veglia e fasi di sonno. L'autore rende ottimamente questa metamorfosi con uno stile fluido, fresco, a tratti funambolico, così da far diventare il Tempo un personaggio, e forse il vero protagonista all'interno della storia. La nuova vita sembra appagare lo spirito, donare felicità e libertà, ma, come per il Mattia Pascal di Pirandello, anche per il personaggio di Perec questa quiete ritrovata nasconde in sé alcune ombre. Libro davvero particolare, consigliato.
Un uomo che dorme
Anonimo - 09/08/2011 19:23
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Possibile astenersi dal vivere, scegliere di mettersi da parte, dimenticarsi del mondo e di sé fino alla totale e perfetta indifferenza? Perec cerca la risposta a questi quesiti con gli occhi di un ragazzo senza ambizioni o talenti particolari, un individuo qualunque con cui qualunque lettore può identificarsi. La sua scelta, o non-scelta, di escludersi dalla realtà, questo tentativo di rinunciare a tutto, anche alla ribellione, danno come risultato un racconto a metà strada tra un diario, resoconto della quotidianità estrema ed essenziale di un esistenza sospesa nella capitale francese, e la descrizione in presa diretta dello svolgersi di questa coscienza tra fasi di veglia e fasi di sonno. L'autore rende ottimamente questa metamorfosi con uno stile fluido, fresco, a tratti funambolico, così da far diventare il Tempo un personaggio, e forse il vero protagonista all'interno della storia. La nuova vita sembra appagare lo spirito, donare felicità e libertà, ma, come per il Mattia Pascal di Pirandello, anche per il personaggio di Perec questo quiete ritrovata nasconde in sé alcune ombre. Libro davvero particolare, consigliato.
Anonimo - 27/08/2011 15:55
Anonimo - 09/08/2011 19:23