Partigiano e poi collaboratore di un giornale di sinistra, Silvio Magnozzi cerca di mantenere nella vita la sua coerenza politica. Finisce così in miseria, va in carcere e alla fine è lasciato anche dalla moglie Elena e dal figlio. Passa qualche anno ed il giorno dei funerali della madre di Elena, Silvio si presenta a bordo di una lussuosa automobile per riprendersi moglie e figlio. Rinunciando alle proprie idee di integrità e rettitudine morale, è divenuto il factotum di un grande editore ed ha raggiunto una invidiabile posizione economica