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Una donna

Annie Ernaux
pubblicato da L'orma

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Pochi giorni dopo la morte della madre, Annie Ernaux traccia su un foglio la frase che diventerà l'incipit di questo libro. Le vicende personali emergono allora dalla memoria incandescente del lutto e si fanno ritratto esemplare di una donna del Novecento. La miseria contadina, il lavoro da operaia, il riscatto come piccola commerciante, lo sprofondare nel buio della malattia, e tutt'attorno la talvolta incomprensibile evoluzione del mondo, degli orizzonti, dei desideri. Scritte nella lingua «più neutra possibile» eppure sostanziate dalle mille sfumature di un lessico personale, famigliare e sociale, queste pagine implacabili si collocano nella luminosa intersezione tra Storia e affetto, indagano con un secco dolore - che sconvolge più di un pianto a dirotto - le contraddizioni e l'opacità dei sentimenti per restituire in maniera universale l'irripetibile realtà di un percorso di vita.

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Generi Romanzi e letteratura » Narrativa biografica

Editore L'orma

Collana Kreuzville Aleph

Formato Brossura

Pubblicato 09/04/2018

Pagine 99

Lingua Italiano

Isbn o codice id 9788899793470

Traduttore Lorenzo Flabbi

1 recensioni dei lettori  media voto 5  su  5
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Una donna renzo.montagnoli1

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voto 5 su 5 Mi è occorso poco tempo per leggere questo libriccino e ancor meno per rileggerlo, perché le pagine sono poche (in tutto 99) e lo stile è talmente scorrevole che scivola via, come una goccia di pioggia sul vetro di una finestra. In breve la storia è questa: la madre dellautrice, anziana e malata di Alzheimer, ricoverata in una struttura specializzata, muore. Levento, per quanto certo e comune a tutti gli esseri viventi, diventa un dramma per la figlia; quella consapevolezza che chi lha messa al mondo e lha cresciuta non cè più e che non potrà più rivedere accanto a sé necessita di un inconscio, ma indispensabile processo di elaborazione che si estrinseca nel ricordo, a partire da quello che ha appreso da altri della vita della sua genitrice quando questa era ancora una bimba. Poi, il tempo scorre e dal matrimonio della madre nasce lei, Annie, ed è allora che la memoria frutto di accadimenti che lhanno toccata si fa più dolorosa, emergono caratteri, dolcezze, contrasti, è un film la cui pellicola si svolge senza poterla fermare. Affiorano anche punte di rimorso per quello non detto o fatto e che si sarebbe dovuto dire o fare, e anche quello che si è detto e si è fatto, e non si sarebbe dovuto né dire né fare. E un percorso obbligato, lunico perché possa essere attutito il dolore e sia accettata la morte di una persona cara come un evento del tutto naturale. E una cesura netta con il passato, tanto che il libro si conclude con queste parole: Non ascolterò più la sua voce. Era lei, le sue parole, le sue mani, i suoi gesti, la sua maniera di ridere e camminare, a unire la donna che sono alla bambina che sono stata. Ho perso lultimo legame con il mondo da cui provengo.. A primo colpo può sembrare un racconto banale, perché in fin dei conti tutti ci siamo passati, ma il genio dellartista è nel rendere del tutto eccezionale ciò che è solitamente normale, è la capacità di dire e scrivere con parole semplici, ma mirate quella che è la vita, appassionando chi legge, avvincendolo, consentendogli di essere partecipe allelaborazione di un lutto che, se non ha già sperimentato, prima o poi diventerà una fase della sua esistenza. E il primo libro che leggo di questa autrice francese che ha ricevuto nel 2022 il prestigioso Premio Nobel per la letteratura e mi è piaciuto, mi ha avvinto dalla prima allultima pagina, ho partecipato alla elaborazione del suo dolore come se sua madre fosse stata mia madre, perché anchio ho percorso dentro di me lo stesso doloroso itinerario dopo la scomparsa della mia genitrice. Io non ho saputo però raccontarlo, mentre lei ha vergato sul foglio le parole di un intimo tormento, fino a quando ne era ben consapevole, avendone timore lo stratagemma della memoria, che tanto serve a mantenere in vita un defunto, sarebbe crollato con la definitiva certezza della perdita della persona cara. E un libro di grande sensibilità e di rara bellezza e quindi è senzaltro più che meritevole di lettura.

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