È il 2002, un anno dopo l'11 settembre. È un periodo estremamente turbolento dal punto di vista politico, ma lo è anche per una persona come Shirin, una sedicenne musulmana stanca di essere vittima di pregiudizi. Non si sorprende più di quanto le persone possano essere orribili, ma è stanca degli sguardi sgarbati, dei commenti degradanti e persino della violenza fisica che subisce a causa della sua etnia, della sua religione e dell'hijab che indossa. Per questo ha eretto dei muri protettivi intorno a sé e si rifiuta di lasciare che qualcuno si avvicini abbastanza da ferirla. Invece, affoga le frustrazioni nella musica e passa i pomeriggi a ballare la breakdance con il fratello. Ma poi incontra Ocean James, la prima persona che dopo tanto tempo sembra volerla davvero conoscere. Ciò la terrorizza: provengono da due mondi all'apparenza inconciliabili e Shirin ha tenuto alta la guardia così a lungo che non è sicura di riuscire ad abbassarla per cogliere questa nuova occasione di crescita.
Shirin è una ragazza musulmana di sedici anni, vive con la sua famiglia in America dopo aver cambiato spesso città visto il lavoro del padre.
E' vittima di bullismo e razzismo a scuola, la guardano male, la giudicano, non è facile per lei andare ogni giorno in un posto dove la fanno soffrire. Così cerca di proteggere il suo cuore allontanando tutti, anche chi la guarda in modo diverso.
Ocean non è come gli altri, lui prova un vero interesse verso Shirin, ma non è facile farle capire che non è una bugia, che lui non è razzista e che non gli importa cosa pensano gli altri.
Ma non si arrende e cerca in tutti i modi di farle capire che i suoi sentimenti sono reali, che non tutte le persone sono uguali.
L'autrice affronta una tematica molto attuale e purtroppo troppo presente nelle scuole, il bullismo. Con Shirin riusciamo a comprendere le difficoltà degli adolescenti presi di mira, di quello che provano e dei problemi che ne derivano.
Un romanzo profondo che fa riflettere, il pregiudizio non è mai una cosa buona, le persone vanno viste non guardate, l'aspetto esteriore, la religione, il colore della pelle, non sono queste le cose che definiscono una persona, ma è il suo Io interiore che molto spesso non ci si impegna neanche a conoscere.
Una storia che mi è piaciuta dall'inizio alla fine. Lo consiglio.
Liberi Leggendo Blog - 11/11/2024 09:45