Uomini strade impronte

L'idea romantica del viaggio, almeno quella moderna, è legata alla macchina, alla moto, a una Route 66 su cui sfrecciare con il vento che ti inonda i capelli. Ma la partenza è sempre e comunque a piedi. Un passo dopo l'altro, che sia verso l'esaltante ignoto o un villaggio vacanze dove la serata cabaret è sicura come la morte. Forse non tutti si rendono conto che l'arte del camminare è antica quasi quanto la nostra storia. Paolo Repetto riesce a delinearne una via, anche tortuosa (ma così deve essere), per riconsegnarci uno spaccato storico-letterario di un gesto così semplice, così naturale ma anche così stupendamente romantico. È incredibile scoprire quante menti che hanno plasmato la nostra cultura si dilettassero in quest'arte. Incredibile e sorprendentemente piacevole. In questo breve trattato, Repetto racchiude un macrocosmo di camminatori con puntuali rimandi alle loro parole, ai loro commenti sull'argomento, sempre intriganti da scoprire (o anche riscoprire, perché no). C'è da fidarsi di una persona che vive quest'arte in maniera viscerale e profonda. Solo così una trattazione della storia del camminare potrà prima appassionarvi, e poi lasciarvi con un buon sapore in bocca. Fate il primo passo, non ve ne pentirete.

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