Attraverso un lungo itinerario che ripercorre più di mezzo secolo di legislazione urbanistica, Paolo Urbani oltrepassa il concetto di un'urbanistica "consensuale" tra pubblico e privato per rintracciare nelle attuali esperienze di pianificazione, e sulla base della giurisprudenza amministrativa e costituzionale, i segnali di una nuova pratica, l'urbanistica "solidale". Pur in assenza di una legge che regoli il governo del territorio, non è un'utopia ottenere una migliore qualità dei luoghi di vita e di lavoro nelle nostre città.