"Ho realizzato il sogno di un bambino che giocava in strada a Cassino, che si allenava sui campi in pietra e in terra battuta. Quel bambino capì che quello era il momento di realizzare il suo sogno" (D. Di Carlo). "Per me stare a Vicenza era come stare sulla luna" (L. Zauli). "Viviani e Di Carlo mi hanno aiutato tanto, Zauli è il più grande mistero del calcio. Io, Di Napoli, Francy Coco, Roby Baronio..." (M. Ambrosini). "Il gol che ci ha fatto Luiso ci ha dato una carica pazzesca. Avevo perso la Coppa delle Coppe contro l'Arsenal, avevo qualcosa in più che mi spingeva..." (G. Zola). "Quello che abbiamo fatto era il voler andare oltre i propri limiti, era voglia di lottare, era poesia. Era provincia vera" (P. Luiso). E poi le trasferte in Ucraina e in Polonia, la moquette negli spogliatoio, la simpatia di Otero, la tattica di Guidolin, la maglia di Superman di Viviani, i laccetti di Ambrosetti. Tutto, ma proprio tutto, il bello di quell'annata incredibile. Raccontato da chi ha vissuto quel Vicenza. Anzi, da chi è stato quel Vicenza.