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Descrizione

Ernesto Livera - detto "il Dubbio" - si guadagna da vivere contrabbandando sigarette dalla Svizzera sulla sua piccola imbarcazione. Una notte, nel bel mezzo del lago, s’imbatte in un cadavere che galleggia. Dapprima cerca di spingerlo a fondo, ma quando ogni tentativo si rivela inutile e gli abiti della salma s’incastrano inesorabilmente al remo, decide di trainarlo verso riva.

Solo qui si accorge che il cadavere è in realtà quello di una giovane donna, ma per non rivelare l’occasione del ritrovamento, "il Dubbio" si guarda bene dal denunciare il fatto ai Carabinieri. Salvo poi, colto da rimorso, avvisare il suo medico curante. Tramite un amico venditore ambulante, Ernesto fa conoscenza di Tina, una giovane infermiera che presta servizio di assistenza presso la casa di un ricco e malato mobiliere brianzolo. Starà a questa strana coppia intraprendere un’indagine, più ingarbugliata del previsto.

Con il consueto garbo e l’ironia che gli è propria, Andrea Vitali racconta uno spaccato d’antan della provincia italiana.

"Che devo dirvi? Ho finito le parole per raccontare quanto è bravo Andrea Vitali". Antonio D’Orrico, il Corriere della Sera

Andrea Vitali è nato a Bellano, sul lago di Como, nel 1956. Medico di professione, ha coltivato da sempre la passione per la scrittura esordendo con il romanzo Il procuratore, premio Montblanc per il romanzo giovane 1990. Nel 1996 ha vinto il premio letterario Piero Chiara con L’ombra di Marinetti. Dal 2003, anno di Una finestra vistalago, ha continuato a riscuotere consenso di pubblico e critica con i suoi romanzi sempre presenti nelle classifiche dei libri più venduti, ottenendo numerosi premi tra i quali, nel 2008, il premio letterario Boccaccio per l’opera omnia, e, nel 2015, il premio De Sica.

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