Zanchet scrive questi undici racconti narrando vicende che sono frutto d'invenzione, ma che accolgono in sé anche un lungo processo di rielaborazione del vissuto dell'autore; è come se fossero storie udite e raccontate da chi pratica il piacere dell'ascolto e possiede il garbo e il gusto di riportarle ad altri. Mamma Wanda, Luisa, Angelo, Remo e Lisa, pittori, artigiani, nobiluomini e pescatori, giovani e vecchi, tanti sono i personaggi che riempiono i racconti di Antonio Zanchet, in un susseguirsi di intrecci che sviluppano una narrazione che si muove tra il registro romantico e sentimentale, per passare al tragico, al trhiller.
I racconti di 'Vaghe stelle' accompagnano con destrezza il lettore verso uno spazio mentale in cui sentimento, immaginazione e fantasia si fondono insieme con un intreccio così coinvolgente da scardinare completamente ogni contatto con la realtà. E' così che si incontrano la giovane e indifesa Lucia, la bellezza superba della contessa Margherita, il calore di mamma Vanda pur nella sua tragica fine, l'elegante Luisa, il bellissimo Airone, culla dei tre protagonisti, irradiati, tra 'mare e cielo', della magia della notte, tutti loro ci accompagnano, con emozioni che diventano suspense, al tragico commiato di Remo. Le pagine scorrono rapidamente tra le mani, la brama di curiosità induce il lettore ad arrivare, in un tempo infinitamente breve, all'undicesimo racconto, il tutto siglato da un inchiostro che, seppur ricercato, scorre lineare e sciolto.
Assolutamente da non perdere, è impossibile non restarne affascinati.
Danila
Anonimo - 25/02/2010 19:26