Russell Graves, noto autore di biografie, è accusato di uxoricidio. Il cadavere della moglie è stato rinvenuto nella camera da letto, con l'osso occipitale spaccato e il viso e parte del corpo bruciati. Uno spettacolo spaventoso. Nessun segno di effrazione, nessun estraneo notato in casa dai figli o dal personale. Unico indiziato, dunque, il marito. Daniel Pitt, avvocato di fresca nomina, sta seguendo una causa delicata quando viene incaricato dallo studio legale di affiancare uno dei soci nella difesa di Graves. Il processo è in corso all'Old Bailey, il primo tribunale penale di Londra, e per un principiante come lui l'emozione è forte. Tanto quanto il desiderio di mostrarsi all'altezza davanti al padre, sir Thomas Pitt, capo della Sicurezza nazionale, e a chi vede nella posizione che ricopre un esempio smaccato di nepotismo. Ma la situazione è disperata. Le prove a carico sono schiaccianti, e sebbene emergano elementi che lasciano sospettare una montatura, manca il tempo per dimostrarlo. Perché, quando la condanna a morte sarà pronunciata formalmente, al suo assistito resteranno ventuno giorni prima che gli venga stretta la corda al collo. A Daniel, ventuno giorni per salvare un innocente dal patibolo.