Gala non è una strega come le altre. E non solo perché non ha nessuna voglia di seguire le lezioni della scuola di O, ma soprattutto perché riesce a portare a termine le missioni che le vengono affidate senza nessuno sforzo, visto che i suoi poteri sono infinitamente superiori rispetto a quelli dei suoi coetanei. Ma questa volta è diverso: deve recarsi a Venezia, alla fine del XVIII secolo, per scongiurare un terribile attacco dei Negromanti. E avrà così modo di scoprire il motivo per cui i suoi genitori sono stati banditi da O quando lei era soltanto una bambina.
La nostra recensione
La viaggiatrice di O è un libro fantasy ambientato in un luogo reale che è Torino e la Venezia del Settecento. Si tratta di un'appassionata e segreta lotta tra magia bianca e magia nera, di un viaggio nel tempo compiuto da una piccola strega torinese, Gala, il cui scopo è quello di salvare le opere d'arte. Non opere d'arte comuni, bensì quelle che custodiscono segreti esoterici, segreti magici, per cercare di salvarle da chi vorrebbe nascondere e cancellare dal tempo le vie magiche, le vie per la conoscenza. Quindi c'è questa storia di lotta tra le streghe di O, dove "O" sta per opera, la grande opera che devono compiere i maghi per raggiungere la conoscenza e i Negromanti che vorrebbero invece cancellarla. Le lotte si svolgono attraverso i secoli perché mentre i Negromanti cercano di distruggere i segreti della magia, la strega Gala cerca di mantenerli per tramandarli. Si scoprirà anche che Gala non è una strega come tutte le altre perché a lei è dato il ruolo di mantenere l'equilibrio tra il bene e il male. Elena Cabiati si considera la stessa scrittrice che era da ragazzina e si è trasferito nella scrittura il suo amore per i giochi e per la fantasia.
Valeria Merlini