La pigrizia non fa vivere ma sopravvivere, impedisce di fare il minimo sforzo per cambiare qualcosa. È un peccato contro la bellezza della vita in quanto rende infelici e incompleti, facendo scivolare verso l'indifferenza e la solitudine, fino al punto di smarrire il senso della vita e deformare le relazioni con il tempo, lo spazio, le persone e Dio. L'autore, con linguaggio semplice e immediato, cerca di definirne il volto, le cause e le conseguenze; ne presenta gli aspetti problematici che, in modo profondo e subdolo, annebbiano la coscienza e compromettono tutti gli ambiti dell'esistenza. Perciò è necessario conoscerne i meccanismi perversi che fanno della pigrizia un male per se stessi e per la società. Nell'ultima parte del libro sono proposti itinerari di guarigione per compiere un cammino di risalita dal buio del non senso e ritrovare il gusto della vita.
Vincere la pigrizia. Per vivere e non sopravvivere
Alessio Leggio - 06/10/2022 16:59
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Un libro che si legge tutto d'un fiato e che permette di guardare all'argomento sotto un punto di vista "inedito" o per meglio dire dimenticato: pigrizia non è solo noia, include infatti un ventaglio numerosissimo di accezioni. interessanti gli itinerari di "guarigione" che l'autore propone alla fine del testo.
Alessio Leggio - 06/10/2022 16:59