Ogni bambino, si sa, vive in un mondo a parte, isolato come in una bolla di sapone tenuta su da un incantesimo. Il difficile viene poi, nel corso degli anni, perché non lo dimentichi più. Ogni cosa si tinge di sogno e soltanto per questo diventa una cosa vera. Dunque immagina così anche la tua vita.
Quelli di Vintage non sono propriamente racconti. Si tratta di un genere ibrido, una scrittura-tessitura evocativa e succinta. Come in certa poesia contano molto anche gli spazi bianchi, le spezzature. Le parole si intrecciano in testi legati alla memoria e generano il loro tema - il titolo di ogni brano arriva soltanto a cose fatte, e non potrebbe essere che così. Il pens...iero si dipana insieme alla stesura dello scritto. Anche quando si intromette una citazione, il riferimento a un'artista o a un filosofo accade senza posa e birignao, quasi in tono quotidiano. Le cose più minute disegnano una prospettiva per i temi ultimi e anche viceversa. Sono accenni, assaggi, a volte nodi metaforici che si sciolgono in narrazioni minime per poi ritornare nel viluppo.
arnautz - 22/01/2014 17:33