"Un grande giornalista della vecchia scuola della maggiore agenzia del mondo racconta la propria vita professionale a contatto con grandi personalità laiche e non. Ma anche il suo privato nella sempre amata Italia dove trascorre quasi mezzo secolo e dove vede uccidere l'adorata figlia dodicenne nell'attentato di Fiumicino del dicembre 1985. Pubblico e privato, anche drammatico, si fondono nell'alto registro letterario di un giornalista di razza."