"Ho scritto sui 'giusti non armeni', su coloro che, anteponendo alle proprie necessità quelle di chi subisce abusi da parte del potere, hanno salvato la vita di molti uomini, donne e bambini armeni e testimoniato contro i massacri del genocidio del 1915. Ho viaggiato e mi sono recato sui luoghi dove avvennero le atrocità, ho incontrato coloro che avevano conosciuto i testimoni, ho visitato i cimiteri dove riposano i 'giusti' del primo genocidio del ventesimo secolo. E ogni volta che mi imbattevo in un 'giusto', rimanevo affascinato dal racconto delle sue vicende personali. E' nata in questo modo l'idea di scrivere una serie di biografie brevi di quegli uomini che furono partecipi di un dramma che non li riguardava direttamente, del quale il modo sembra essersi dimenticato, anche se continua a riempire di sogni le notti degli armeni, figli e nipoti dei sopravvissuti." (Dalla Premessa dell'Autore)