Un film estremo, eppure romantico e sognante, come mai prima nella filmografia del regista. Un tributo alla donna, intesa come eterno femmineo, si manifesta nella figura di Elita (una splendida Isela Vega) e nella serenità della natura. E' in ciò la salvezza, la riconciliazione cui tendere, ma mai il raggiungimento della verità. Perché la verità, in Packinpah, è realtà crudele assoggettata al denaro, imbrigliata nelle maglie del potere e della corruzione. L'amore è speranza per Bennie, di vendicare la violazione della figlia di un ricco fazendero messicano e, soprattutto, di poter trovare pace accanto all'amata. Perderà tutto, consumandosi di strage in strage, fino all'ultima, definitiva raggelante resa dei conti. A somma zero, purtroppo