Sorprendente e alternativa interpretazione dei fatti e dei personaggi che avrebbero portato Vicino Orsini, signorotto di Bomarzo ai primi del Cinquecento, a elaborare l'idea di base e quindi il concepimento e la realizzazione del Bosco sacro di Bomarzo, emblematico quanto sfuggente testimone di una cultura rinascimentale oggi ancora in gran parte sommersa e che non cessa di riservare profonde emozioni a ogni tassello che la ricerca umanistica riesce strappare all'oscurità e ad annettere a quel complicato, affascinante mosaico che è la comprensione della psiche umana.