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War trash - Ha Jin - Jin Ha
War trash - Ha Jin - Jin Ha

War trash

Ha Jin - Jin Ha
pubblicato da Neri Pozza

Prezzo online:
18,00
Prodotto acquistabile con Carte Cultura, 18App e Carta Docente
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In questa notte del 1951, nel campo di detenzione americano dell'isola di Koje, in Corea, il cielo è color indaco e le stelle così fitte che sembrano toccarsi. Yu Yuan, giovane ufficiale dell'Esercito di Liberazione cinese, si è appena svegliato nella sua piccola e malconcia tenda, nella sezione del campo in cui gli americani hanno sistemato i prigionieri 'comunisti' della guerra di Corea. Giusto il tempo di aprire gli occhi, e Yu Yuan ha visto con orrore due parole inglesi tatuate sulla sua pancia, proprio sotto l'ombelico: "FUCK COMMUNISM". Senza dubbio, un regalo dei prigionieri che soggiornano nei tendoni con strutture di ferro e se ne vanno in giro ostentando l'emblema con il sole: gli ufficiali che hanno prestato servizio nell'esercito di Chiang Kai-shek e che, sebbene indossino la stessa divisa degli altri prigionieri, con le medesime lettere 'PW' sulle maniche o sui taschini, spadroneggiano nel campo. Yu Yuan non è comunista, vuole semplicemente tornarsene in Cina da Tao Julan, la sua fidanzata, ma per i nazionalisti chiunque non voglia ricongiungersi a Taiwan è uno sporco traditore o un comunista. Nell'arte di infliggere dolore, gli americani non scherzano sull'isola di Koje, ti picchiano, ti rompono le costole, ti spaccano la faccia e ti lasciano, com'è accaduto al commissario Pei, in una pozza di acqua putrida per notti intere. Solo i prigionieri nazionalisti cinesi sono capaci, però, di estrema raffinatezza nelle torture. Solo loro traggono autentico piacere dall'infliggere dolore agli altri. Ti spezzano le caviglie, ti obbligano a inginocchiarti su lattine aperte e taglienti; ti sfregiano il corpo con un coltello e poi ti mettono del sale sulle ferite; ti mettono a testa in giù dentro una tinozza vuota e ti solleticano le piante dei piedi con dei pennelli; ti legano a una panca e ti riempiono lo stomaco di acqua mista a polvere di peperoncino; ti spogliano e ti mettono dentro un barile con dei cocci di bottiglie di birra... Insomma, non mancano certo di inventiva... Yu Yuan è partito per una battaglia che non capiva e, quando è stato fatto prigioniero, ha pensato che la guerra fosse finita. Ma nel campo, la guerra non è affatto finita, è diventata anzi ancora più sottile e terribile, una guerra in cui la sorveglianza e l'umiliazione sono spietate e in cui è difficile persino distinguere chi sia realmente il nemico. È diventata, insomma, una 'war trash', dove lo spettacolo della cancellazione della coscienza e della riduzione dell'esistenza umana a semplice, triviale sopravvivenza è la regola quotidiana... Descrivendo magnificamente gli istinti umani chiamati in causa in un campo di prigionia americano durante la guerra coreana, Ha Jin ci offre con "War trash" uno straordinario romanzo dagli echi dostoevskijani e dalla bruciante attualità.

Dettagli down

Generi Romanzi e Letterature » Romanzi stranieri

Editore Neri Pozza

Collana Le tavole d'oro

Formato Brossura

Pubblicato 01/01/2005

Pagine 454

Lingua Italiano

Titolo Originale War Trash

Lingua Originale Inglese

Isbn o codice id 9788854500549

Traduttore Monica Morzenti  -  M. Morzenti

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