Il film racconta di una catastrofe possibile e perfino già accaduta all'inizio del Novecento: quella che un enorme masso, nel caso specifico situato in alto nel celebre fiordo di Geiranger, patrimonio dell'Unesco, possa staccarsi dalla montagna, precipitare in acqua e generare uno tsunami capace di spazzare via l'omonimo paese che si affaccia sul fiordo stesso.
Vado alla ricerca costante di film catastrofici ma quasi sempre rimango delusa, come in questo caso.
La trama è a dir poco scontata, lenta e priva di colpi di scena. Per non parlare di alcuni aspetti che ho trovato poco credibili e buttati così.
Un geologo sta per lasciare il paesino norvegese per trasferirsi in città con sua moglie (addetta alla reception di un hotel) e i suoi due figli (una bambina e un adolescente). Quando sta per andare via, una strana anomalia al centro dove tengono costantemente monitorate le montagne lo mette stranamente in allarme. E' convinto che presto ci sarà un crollo e la roccia cadendo nell'acqua comporterà un'onda che travolgerà tutto e tutti.
Nessuno dei suoi ex colleghi gli crede poi però quando se ne renderanno conto sarà troppo tardi.
L'idea generale poteva essere buona, peccato poi per lo sviluppo. Noioso. Di effetti speciali c'è ben poco (solo l'onda).
E come se non bastasse fatico a capire certe assurdità:
1. L'acqua della Norvegia sembra così calda da poterci passare delle ore.
2. Il protagonista grida alla gente di andare più in alto possibile per salvarsi mentre la moglie (probabilmente avrà avuto una preparazione visto il lavoro) e il figlio se ne vanno nello scantinato dell'albergo in un rifugio antiaereo.
3. L'albergo dove sono rimasti vivi moglie e figlio guarda caso, l'acqua sommerge sì lo scantinato ma con una nuotata poi riesci a salvarti.
4. Il protagonista maschile si chiude in macchina insieme ad una donna e vengono travolti dall'onda, acqua che riempie l'auto. Lui si salva, lei no.
5. La coppia che (non si sa per quale motivo) vuole aiutare la moglie e il figlio protagonista. Personaggi inutili.
L'unica cosa che si salva sono i paesaggi. Davvero belli.
Lady Aileen - 14/07/2018 17:02