Pubblicato nel 1958 nei "Gettoni" di Vittorini, poi di nuovo nel 1961 con l'aggiunta di un importante racconto, "L'antimonio", che è un po' un romanzo interrotto, "Gli zii di Sicilia" è la prima apparizione di Sciascia come narratore puro, fabulatore di storie che qui sono della Sicilia e della Spagna (la guerra civile nell'"Antimonio"). Con una voce sommessa e ferma, con una sorta di energia compressa, raccolta in sé, lo Sciascia narratore disegna il suo primo territorio. E subito si riconoscono certi suoi tratti essenziali: l'attenzione alle 'cose' e al dettaglio, il confronto perenne fra la Sicilia e il mondo, la lucidità nel cogliere i paradossi, gli inganni e le beffe della storia.