L'autrice de "La casa degli spiriti" e tanti altri successi internazionali rivisita la storia di Diego de la Vega, l'eroe mascherato che nell'America dell'Ottocento combatteva strenuamente per difendere la giustizia. Figlio del latifondista spagnolo Alejandro e di una bellissima india "guerrillera" ante litteram, Diego eredita dal padre il senso dell'onore e dalla madre la volontà di difendere gli oppressi. Pur essendo un tipico romanzo di cappa e spada ottocentesco, pieno di caste passioni, acerrimi duelli e continue peripezie, "Zorro" ha continui riferimenti alla politica attuale e, grazie a una lunga serie di elementi magici, sentimentali e femminili, è un romanzo tipicamente allendiano.
Isabel Allende nasce a Lima il 2 agosto del 1942 e a soli tre anni dalla sua nascita il padre, il diplomatico cileno Tomás Allende, divorzia e lascia la famiglia. A questo punto la madre decide di tornare in Cile con i tre figli e di trasferirsi dal padre a Santiago.
Grazie alla presenza del cugino del padre, Salvador Allende, futuro presidente del Cile (assassinato durante il colpo di Stato del 1973) ai tre fratelli verrà garantita la possibilità di studiare e di non avere problemi economici. Sarà proprio la casa del
Libri Senza Gloria Blog Pop Nerd - 21/05/2022 09:00
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Al centro delle opere di Isabel Allende troviamo spesso celebri miti riletti in chiave realistica: e così succede in Zorro. L'origine della leggenda (2005). Allende prende il mito dell'eroico spadaccino mascherato e lo cala nella realtà. Ma il romanzo di cui parliamo tratta antefatti che non trovano posto in altre produzioni culturali, è questa una biografia immaginaria che prende spunto sia dai racconti tradizionali di McCulley sia da opere derivate.
Isabel Allende intreccia fra loro i destini dei personaggi classici di Zorro (dal miglior amico Bernardo, cui dà una moglie, a Lolita Pulido, la fanciulla di cui Zorro si innamora nel romanzo originale La maledizione di Capistrano) con altri inventati di sana pianta (la nonna indiana Civetta Bianca e la madre Toypurnia) e mescola nel mezzo pure personaggi storici realmente esistiti (la romanziera francese George Sand che finirà per innamorarsi di Diego; Jean Lafitte, il pirata francese della Louisiana, e la regina vudù di New Orleans, Marie Laveau, anche se quest'ultima si limita giusto a un cammeo).
L'originalità di questa impresa letteraria sta nel dover inventare la realtà dietro la leggenda, e soprattutto nell'essere riuscita a motivare ogni singolo passo che avrebbe portato alla costruzione dell'epica. Dove finisce Zorro di Isabel Allende, comincia infatti La maledizione di Capistrano (1919), il primo romanzo (a puntate) della serie di McCulley. In questo casto l'eroe Zorro stavolta guadagna una componente "terrena" che ci fa apprezzare meglio il lato umano che si cela dietro il paladino della giustizia che pensavamo di conoscere...
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