Non ci pensiamo mai, ma la vita può deragliare improvvisamente. Bastano due parole. È successo il 19 maggio 2009 a Pietro Calabrese, una carriera luminosa nel giornalismo e un'esistenza piena. Nel suo caso le due parole sono state addensamento polmonare, pietoso eufemismo per significare che è entrato di diritto nella costellazione del cancro (quale acutezza nella battuta di Woody Allen: "Oggi le due parole che è più bello sentirsi dire non sono 'ti amo' ma 'è benigno'"). In questo libro tanto lucido quanto toccante Calabrese racconta il suo cammino, giorno per giorno, dopo quel fulmine a ciel sereno. Un cammino che passa per l'altalena dello sconforto e della speranza, per le notti sotto l'assalto molesto dei pensieri e per il ricordo sognante di quando la notte invece - si parlava d'amore, per il tempo che diventa sospeso e per il calore benefico delle persone care ("già, e adesso chi lo dice agli amici?"). Ed è un cammino che passa inevitabilmente per la brutalità delle cure e per un corpo devastato in cui non ti riconosci più. Eppure, a un certo punto, fa una svolta radicale e diventa un cammino di crescita e di consapevolezza nuova. Raggiunta durante una chiacchierata con un amico sotto un baobab africano, il monumentale albero dei mille anni. Da lì Pietro, scoprendo una verità semplice e rivoluzionaria ma nascosta, lancia a tutti un messaggio salvifico, scritto con la penna del grande giornalista ma pensato con la mente e con il cuore dell'uomo.
L'albero dei mille anni. All'improvviso un cancro, la vita all'improvviso
barbara amadeo - 20/05/2013 19:42
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Crudo, commovente! Appena inizi questo libro vorresti non arrivare mai alla fine. Una volta terminato vorresti rileggerlo ancora ed ancora. Confesso! Ho pianto più volte leggendolo. Calabrese in ogni singola pagine ci mette l'anima e tutta la disperazione, ma anche la speranza, di un malato terminale. Ci insegna ad apprezzare ogni piccola cosa facendoci riflettere sulla precarietà della vita.
L'albero dei mille anni. All'improvviso un cancro, la vita all'improvviso
Anonimo - 15/11/2010 13:07
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Bellissima lettera d'amore! Da leggere col cuore e farne tesoro per se stessi e per gli altri. Ho pianto di commozione, e io non piango mai leggendo un libro.
L'albero dei mille anni. All'improvviso un cancro, la vita all'improvviso
Anonimo - 17/10/2010 10:16
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Nessuno strazio, solo poesia. Si può dire di un libro che parla di cancro e della lotta contro una malattia che non perdona. Pietro Calabrese, nel suo "L'albero dei mille anni", è riuscito a regalarci una testimonianza seria ma non seriosa della vita quando, come dice lui, deraglia.
barbara amadeo - 20/05/2013 19:42
Anonimo - 15/11/2010 13:07
Anonimo - 17/10/2010 10:16