Gli alieni mi hanno salvato la vita. Cronache rock, incontri ravvicinati e altre dimensioni
Luce Rossin - 01/10/2019 21:59
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Ci sono libri che ti portano lontano, traghettandoti oltre lo spazio ed il tempo, in mondi sconosciuti ma che riflettono la tua terra interiore che diventa così un po meno misteriosa.
Come un perfetto equilibrista Maurizio ci conduce nel sogno americano: i grandi spazi, il deserto, i magici canyon, ma anche il traffico caotico di enormi città al limite dell'umano e, attraverso la sua scrittura, è proprio come essere lì con lui, baciati dal sorgere del sole in una corsa mattutina lungo le strade del New Gersey, o con la morte nel cuore in quel gelido 8 dicembre 1980 al Dakota sulla 72 strada di fronte alla casa di Jon Lennon, assassinato poche ore prima.
Con la stessa maestria con la quale descrive questo mondo, ci porta oltre, nell' inconosciuto ma tangibile e reale mondo della mente e della coscienza dove, forse, albergano i nostri creatori. Ci conduce quindi in un nuovo viaggio, questa volta non su strade assolate o desertiche, ma in quella penombra interiore dove l'unico poliziotto che possiamo incontrare è la nostra coscienza, meta ultima di qualsiasi viaggio noi intraprendiamo, dentro e fuori.
Un libro sugli alieni? Anche, ma non solo.
Un libro sul viaggio dell'uomo su questo e altri infiniti mondi che intuiamo intersecarsi oltre lo spazio ed il tempo, in una danza continua dove la coscienza sembra essere l'unica discriminante. Ma sempre con il piglio arguto, pratico e concreto di un giornalista freelance di grande ed antica esperienza.
Una visione a 360 gradi sulla vita dell'uomo e sul fenomeno degli avvistamenti e delle abduction. Piglio da ricercatore ma anche anima in cammino che molto ha sperimentato acquisendo quella dolcezza interiore in grado di mediare tra scienza e spirito con equilibrio costante.
Chi mi conosce sa che spesso ricordo con nostalgia quelli che considero grandi uomini, non tanto o non solo per le loro azioni esteriori, quanto per una statura interiore, oggi quasi sconosciuta. Ecco Maurizio appartiene a quel mondo e leggendo il suo libro se ne sente il profumo, l'aroma, la forza e si lasciano le ultime righe con un senso di profonda nostalgia di un qualcosa al quale non è possibile dare un nome, ma che la nostra anima conosce da sempre.
Luce Rossin - 01/10/2019 21:59