Balla il villano, balla il selvaggio, balla la strega (certo, non solo loro): ma come ballano? E il fatto di danzare è un elemento caratteristico, distintivo di queste tre figure dell'immaginario europeo in un'epoca di cambiamenti demografici, scoperte e persecuzioni? E incide anche sull'idea di danza che circola nella prima età moderna? Quali premesse e tradizioni culturali influenzavano la maniera in cui gli europei costruiscono questi stereotipi, le modalità in cui si rapportavano con tali soggetti sociali (dato che contadini, nativi e praticanti d'arti magiche esistevano anche al di fuori della sfera delle rappresentazioni)? Questo saggio prova a indagarlo.