«Il giovane americano era seduto nei pressi del corpo dell'ufficiale italiano che aveva ucciso poco prima ed era sconvolto. I due uomini, l'uccisore e la vittima, si assomigliavano straordinariamente. Il soldato aveva l'impressione di aver ucciso sé stesso.» Il pomeriggio del 9 luglio 1943 due flotte aeree, composte dai velivoli angloamericani da trasporto, erano pronte al decollo dalle piste tunisine con obiettivo Sicilia. Lo sbarco alleato sarebbe stato preceduto da un diffuso lancio di paracadutisti della 82a divisione aviotrasportata americana nel settore di Gela e di aliantisti della I brigata britannica nel settore di Siracusa. In questo saggio si intrecciano le ricostruzioni delle manovre militari con le storie degli uomini che ne furono protagonisti: i giovani, ben addestrati e ben nutriti paracadutisti americani, da una parte, i veterani italiani e tedeschi dall'altra. Gli italiani, logorati da anni di guerra, spesso contagiati dalla malaria, sottoalimentati, condizionati dalle sofferenze della popolazione e delle famiglie, diedero battaglia, ma dopo pochi giorni furono travolti dalla superiorità del nemico. Su di loro cadde un impietoso giudizio storico che questo saggio mette in discussione. Spiegando come andarono realmente i fatti. (Con inserto fotografico)
L'assalto dei paracadutisti americani. Sicilia , 9-11 luglio 1943
aplumari - 02/12/2019 18:26
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Lultima pubblicazione di Domenico Anfora, sulla partecipazione della 82° Divisione paracadutisti americani allOperazione Husky, offre una interessantissima e minuziosa ricostruzione delle operazioni. Un lavoro complesso, che dalle singole azioni compiute dai vari gruppi di paracadutisti lanciati erroneamente in ordine sparso sul territorio siciliano, come un mosaico arriva ad un quadro descrittivo dinsieme nella ricostruzione delle prime fasi dello sbarco in cui i paracadutisti hanno dato un contributo determinante per la riuscita. Una narrazione non di parte ma che riporta i fatti di entrambi gli schieramenti, dagli atti di eroismo alle azioni criminali. Interessante lEpilogo che offre una lettura ampia e contestualizzata delluso delle truppe aviotrasportate in questa fase della guerra, già ben introdotta anche dalla presentazione di Fabrizio Carloni. Ciò che però mi ha particolarmente colpito dell'Epilogo è come lautore affronta il dramma morale che ogni soldato vive in guerra e in modo chiaro, pur nella brevità, di come questo dramma è stato vissuto dai soldati italiani in Sicilia, in quel particolare frangente di avvenimenti bellici e politici. Sicuramente un libro da leggere.
aplumari - 02/12/2019 18:26