Questo saggio vuole fornire alcune indicazioni su come affrontare i problemi della vecchiaia con serenità e sicurezza. L'autrice non parte da considerazioni etiche, sociologiche o psicologiche, bensì scientifiche, con le quali dimostra che il cervello umano invecchiando perde alcune prerogative, ma le sostituisce con altre che in parte compensano e superano quelle perdute. L'autrice accompagna la sua dimostrazione con una serie di esempi di personalità attive fino alla vecchiaia, come Michelangelo, Galileo Galilei, Bertrand Russell e Pablo Picasso.
Il libro mette in risalto le incredibili capacità del cervello e della sua costituente diretta, la mente, durante lintero arco della vita, specialmente nelletà avanzata.
La straordinarietà di questo organo meraviglioso, a mio avviso, risiede nel fatto che possa svolgere una notevole attività di sviluppo e di pensiero anche con il trascorrere degli anni. Certamente le sue funzioni si modificano e alcune attività risultano essere diversamente efficienti rispetto a prima, ma essendo dotato di una grandissima plasticità è capace di modellarsi ed svolgere funzioni alternative, rispetto alla fase giovanile. Molti grandi personaggi, fra cui Michelangelo, Russel, Picasso (citati nel libro) hanno dimostrato di saper cogliere e sfruttare al massimo le risorse e le energie che il cervello metteva loro a disposizione.
Si evince come la vecchiaia sia nata, per certi versi, dalluomo stesso che lha creata quando ha deciso che i soggetti di età più avanzata possono essere facilmente esclusi dalla società che opera attivamente E possibile progettare la vita e decidere di non avere vecchiaia cercando di essere partecipi allinterno della società già a partire dalla giovinezza, mostrando interesse e curiosità per tutto quello che ci circonda, e coltivando il desiderio di mettere a disposizione degli altri quello di cui disponiamo, con grande spirito di condivisione.
Andrea Lovazzano - 05/10/2014 12:32