"Gli atipici" è un atto unico, nel quale l'autore ha affrontato l'eterna e assurda guerra fra maschi e femmine, fatta di divisioni e luoghi comuni che non hanno fatto che accentuare incomprensioni e infelicità, finanche e tragicamente arrivando alla violenza, al delitto. Ha tentanto, non sa se riuscendovi, con ironia ma con fermezza, di smontare luoghi comuni, falsi miti e posture ideologiche che, di certo, non hanno portato giovamento né alle femmine né ai maschi. Tentando di far capire che nessuno è "proprietà" di nessuno e che la libertà di pensiero, di azioni, in una parola di "essere", è inalienabile e non conosce genere sessuale.