"L'unica, possibile e accettabile suddivisione dell'Umanità è: criminali e non criminali. Tutte le altre suddivisioni sono delle misantropiche distorsioni mentali"
<< Sirenoi siamo rispettosi per nascita,
e per costrizione fisica,
ma siamo fiduciosi nella crescita,
la vostra pancia non ci disturba, anzimica
potete mangiarvi persino l'asino intero
se questo vi fortifica e gratifica
Sì, Sire questa suona male
Sì, Re oddio, questa è peggio...
do, re, mi, fa, sol, la, si arpeggio
e vadobrucio, brucio,
ci sono caselle che non corrispondono
al mio colore
brucio, brucioahi, che dolore>>
Ruggine, in questi dialoghi, presenta alla lettura un'altissima abilità di mettere in burla dei personaggi così apparentemente "rigidi" nella loro forma e sostanza, e rende quasi canzonatorio il carattere stesso degli attori rappresentati. Qui non ci sono strategie o tattiche che portano alla vittoria della partita e ai pezzi degli scacchi non viene assegnato alcun numero indicativo per capire il peso e la condotta da seguire; non esiste una vera e propria configurazione di Pedoni, Alfieri e Cavalli ma, elemento fondamentale, rimane l'essenza della natura allegra e comica del discorrere, tale da rendere, la commedia stessa, spassosa e leggera, a tratti esilarante.
Non potevano mancare, e non poteva che essere così, i molteplici riferimenti simbolici-filosofici-allegorici alle varie azioni e parole espresse da tutti gli attori in causa. Alle risate seguono le molte riflessioni, lasciando allo spettatore/lettore ogni sua personale forma di interpretazione socio-filosofica.