Miss Flite è la vecchietta che in Bleak House di Dickens frequenta quotidianamente la Court of Chancery trascinandosi dietro una borsa con i suoi "documenti", nell'attesa di un "giorno del giudizio" che dovrà restituirle il patrimonio perduto a seguito di remote vicende giudiziarie - non tanto dissimili da quelle che attraversa anche oggi chiunque debba affrontare un tribunale, a qualunque latitudine. Dopo essersi occupato del processo per una vita come avvocato e come giurista, Bruno Cavallone ha pensato di rovistare fra le carte di Miss Flite con un occhio nuovo, quello del 'connoisseur' compiaciuto e sottilmente ironico. E avendoci trovato molte delle storie (di Rabelais, Shakespeare, Dickens, Lewis Carroll, Kafka, Durrenmatt e altri ancora) e delle immagini (dell'arte alta come di quella popolare) in cui quel gioco infinitamente complesso si è nel tempo rispecchiato, le ha usate per scrivere questo libro a suo modo unico, che ricorda i manuali dove si raccolgono le regole di giochi altrettanto nobili e antichi del processo, come il bridge o il cricket. Senza manuali, è noto, non si può giocare: ma chi legge queste pagine scoprirà che in alcuni casi il gioco - tremendamente serio - può essere il manuale stesso.
Questo libro è stato recensito nella nostra lista di libri consigliati
"Formidabile", "Una cosa così non l'aveva mai scritta nessuno":Antonio D'Orrico, severo critico del Corriere della Sera, dalle pagine di quel giornale raccomanda la lettura di La borsa di miss Flite. E ha ragione. Questo originalissimo libro, che prende spunto dalla grande storia dei processi nella storia della narrativa (a partire dalla dickensiana miss Flite), è un'alternativa raffinata e imprevedibile per fan del legal thriller, per i curiosi delle aule giudiziarie e in generale per tutti i cacciatori di buone letture.