I violenti si sfregiano, si fustigano, si lapidano, s'impiccano da soli, nella solitudine più disperata, già prima dell'atto violento, dello stupro, dell'omicidio. Compiuto il delitto, si condannano non solo al carcere ma anche "a nessuna memoria". L'oblio più nero calerà su di loro, non sul fatto tragico che segna per sempre l'umanità: perché l'accaduto possa trasformarsi in lezione di civile convivenza, non di morte.